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“Ci è mancato solo l’ultimo tiro”

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               Juric plaude il Toro e recrimina sul pari contro il Milan: “Ci è mancato solo l’ultimo tiro”

TORINO. Arbitro della volata scudetto, il Toro non fa sconti neanche alla capolista. Contro il Milan finisce 0-0, dopo gli 1-1 con Juventus e Inter. Neanche stavolta Juric ha centrato il successo contro una big, ma questo pareggio vale tanto per crescere ancora. Juric voleva una squadra attaccata al risultato come a Salerno e si ritrova una squadra che mette paura ai rossoneri. «È stata una partita bellissima contro un grande gruppo – la soddisfazione dell’allenatore granata –, per me quello di Pioli è il migliore per le idee che mette in campo, però abbiamo creato tanto e abbiamo cercato più di loro la vittoria nel secondo tempo. Sì, ho visto un ottimo Toro, ma sono un po’rammaricato: ci è mancato l’ultimo passaggio e l’ultimo tiro per vincere partite come queste. Meritavamo noi».

Però, il Toro ha fatto un figurone, ha affrontato l’avversario a viso aperto accettando i duelli in ogni zona del campo. Un rischio ben pagato. «Loro sono molto abili nei tagli in mezzo e bisognava fare delle scelte – la spiegazione di Juric – o ti abbassi e li aspetti, oppure li affronti. Vogliamo ancora dimostrare tante cose in questo finale di campionato, bisogna finire bene, mi aspetto altre partite come stasera. Vogliamo toglierci altre soddisfazioni: è stato bellissimo giocare in uno stadio pieno».

Uno stadio che ha visto i progressi di un Toro che ha ritrovato anche gioco, ritmo e convinzione, dopo aver ritrovato a Salerno il gusto della vittoria che mancava da due mesi e mezzo. Un Toro che ha ripreso a seminare in vista della prossima stagione, quella sì dell’assalto all’Europa. E che è tornato fortino davanti ai suoi tifosi. È la seconda volta dall’inizio dell’anno che non subisce gol in casa. Grazie a Berisha tornato super e a Bremer che ha sfoggiato l’ennesima prestazione perfetta. Juric lo esalta. «Il brasiliano è stato grandioso, ma anche Rodriguez e tanti altri si sono comportarti molto bene», allarga lo sguardo il tecnico. È stata anche la partita dei ritorni, a cominciare da Pellegri e Demba Seck rispolverati dopo un mese e mezzo. «Pellegri ha vissuto anni brutti, ma diventerà ancora più forte maturando come uomo – gli indica la strada Juric –. È entrato bene, poteva fare gol. Seck? Ha personalità, ma alla fine l’ho rimproverato perché il calcio è anche concentrazione, bisogna curare i dettagli: doveva comportarsi diversamente su una seconda palla».

L’unico neo, per Juric, l’ammonizione che gli costerà la squalifica contro la Lazio. “Non l’ho capita, era eccessiva: non va bene questo atteggiamento punitivo». Non è però il momento delle polemiche, ma di godersi un Toro tornato definitivamente sulla strada giusta. 

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               Juric plaude il Toro e recrimina sul pari contro il Milan: “Ci è mancato solo l’ultimo tiro”

TORINO. Arbitro della volata scudetto, il Toro non fa sconti neanche alla capolista. Contro il Milan finisce 0-0, dopo gli 1-1 con Juventus e Inter. Neanche stavolta Juric ha centrato il successo contro una big, ma questo pareggio vale tanto per crescere ancora. Juric voleva una squadra attaccata al risultato come a Salerno e si ritrova una squadra che mette paura ai rossoneri. «È stata una partita bellissima contro un grande gruppo – la soddisfazione dell’allenatore granata –, per me quello di Pioli è il migliore per le idee che mette in campo, però abbiamo creato tanto e abbiamo cercato più di loro la vittoria nel secondo tempo. Sì, ho visto un ottimo Toro, ma sono un po’rammaricato: ci è mancato l’ultimo passaggio e l’ultimo tiro per vincere partite come queste. Meritavamo noi».

Però, il Toro ha fatto un figurone, ha affrontato l’avversario a viso aperto accettando i duelli in ogni zona del campo. Un rischio ben pagato. «Loro sono molto abili nei tagli in mezzo e bisognava fare delle scelte – la spiegazione di Juric – o ti abbassi e li aspetti, oppure li affronti. Vogliamo ancora dimostrare tante cose in questo finale di campionato, bisogna finire bene, mi aspetto altre partite come stasera. Vogliamo toglierci altre soddisfazioni: è stato bellissimo giocare in uno stadio pieno».

Uno stadio che ha visto i progressi di un Toro che ha ritrovato anche gioco, ritmo e convinzione, dopo aver ritrovato a Salerno il gusto della vittoria che mancava da due mesi e mezzo. Un Toro che ha ripreso a seminare in vista della prossima stagione, quella sì dell’assalto all’Europa. E che è tornato fortino davanti ai suoi tifosi. È la seconda volta dall’inizio dell’anno che non subisce gol in casa. Grazie a Berisha tornato super e a Bremer che ha sfoggiato l’ennesima prestazione perfetta. Juric lo esalta. «Il brasiliano è stato grandioso, ma anche Rodriguez e tanti altri si sono comportarti molto bene», allarga lo sguardo il tecnico. È stata anche la partita dei ritorni, a cominciare da Pellegri e Demba Seck rispolverati dopo un mese e mezzo. «Pellegri ha vissuto anni brutti, ma diventerà ancora più forte maturando come uomo – gli indica la strada Juric –. È entrato bene, poteva fare gol. Seck? Ha personalità, ma alla fine l’ho rimproverato perché il calcio è anche concentrazione, bisogna curare i dettagli: doveva comportarsi diversamente su una seconda palla».

L’unico neo, per Juric, l’ammonizione che gli costerà la squalifica contro la Lazio. “Non l’ho capita, era eccessiva: non va bene questo atteggiamento punitivo». Non è però il momento delle polemiche, ma di godersi un Toro tornato definitivamente sulla strada giusta. 

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